E’ autunno. Il bar è chiuso, la piscina è coperta e a Castel del Rio c’è un silenzio quasi irreale. Eppure, passando davanti al Galletto, basta uno sguardo per essere travolti dai ricordi dell’estate appena finita. In ogni angolo si sente l’eco delle risate dei ragazzi, dei loro giochi e della musica che sempre anima la giornata. Il campo da calcio racconta di tutte le “Champions” che sono state disputate, ma anche delle lezioni di golf che hanno appassionato grandi e piccini, delle giornate passate a fare atletica in perfetto mood olimpico. Basta uno sguardo al campo da basket per ricordare ogni partita, ogni allenamento, ma anche ogni torneo di dodgeball all’ultimo sangue, specialmente quelli contro gli animatori. Ogni angolo del Galletto racconta la sua estate, il campo da tennis, dove anche i piccolissimi del gruppo dei baby hanno preso in mano la loro prima racchetta, il parco dei gonfiabili dove anche i più grandi hanno sempre ritrovato il loro lato bambino. E ancora il teatrino dove i ragazzi si sono buttati fuori dalla loro comfort zone mettendo in scena ogni due settimane uno spettacolo e dove, soprattutto, hanno ballato ogni giorno, fino a sfinirsi. La piscina è sicuramente quella che ha più storie, racconta dei tuffi, delle migliaia di risate, dei balletti a bordo vasca, dei salti dal trampolino e di tutti quei momenti che erano sempre i preferiti di tutti. Guardandosi intorno ci si potrebbe perdere nei ricordi estivi, quasi sentendo la sigla che parte, chiamando a raccolta i ragazzi per iniziare la giornata. In un attimo ci si potrebbe immaginare di vedere sbucare il sole, pronti per partire per una nuova giornata di sport o per una passeggiata in fattoria, a giocare con gli animali…
Poi scende una goccia di pioggia che risveglia da questa sorta di sogno e che ricorda che l’estate al Galletto è finita. Ed erano proprio i sogni il tema dell’estate. Il sogno di vederli così contenti a fine di ogni giornata e i sogni di ogni ragazzo. E in fondo forse, è stata proprio un’estate da sogno.
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